Romeo NON amava Giulietta: ecco quello che la televisione non ti dice sui grandi amori struggenti
Lei ama lui, lui ama lei, qualcuno o qualcosa impedisce loro lo sbocciare di un grande sentimento d’amore.
Ti è familiare? Lo hai visto in televisione mille volte?
Può essere un’incomprensione, a volte una parola detta male, altre la famiglia che si mette in mezzo. Oppure lei può essere una grande divina del mondo dello spettacolo e lui un semplice uomo qualsiasi.
Oppure lei può essere convinta di assurdità su di lui tanto da non avere intenzione di ascoltarlo, o essere una prostituta, o avere una ricca famiglia pronta a contrastare l’amore.
Qualsiasi sia il problema lo abbiamo già visto accadere molte volte, in innumerevoli film, romanzi e serie TV.
Anche tu avrai di certo letto di Romeo, che amava Giulietta, ma era ostacolato nel suo amore per lei, e allora si trovano a combattere, contro Montecchi, Capuleti, l’intera Verona, si trovano a lottare per un bacio, una carezza, una notte insieme.
Li vedi sacrificare la loro stessa vita per quell’ideale. Ad altri va meglio, ma comunque nessuno ti fa vedere cos succede dopo, quando si corona l’amore e si torna a casa mano nella mano.
È il caso di Mr Darcy e Elizabeth, protagonisti di Orgoglio e Pregiudizio, loro si conoscono, si odiano. Lei si fa idee strane su di lui, dettate dalla sua puzza sotto il naso e da modi di fare alquanto cafoni, diremmo al giorno d’oggi.
E alla fine però se lo dicono, si dichiarano il loro amore, che non si sa bene da dove esca, e si prendono per mano nella foschia mattutina inglese, o qualcosa del genere.
Ci sono anche Noah e Allie in questo mischione di grandi storie d’amore, protagonisti de “Le pagine della nostra vita”, i due si conoscono, si innamorano, vivono una passione furente quell’estate e si separano.
Lei è troppo ricca, lui troppo povero. W l’originalità. Ad un passo dal matrimonio con un altro (adeguatamente ricco e perbene) Allie trova su un giornale una foto di Noah e corre da lui e poi bla bla bla si amano, bla bla.
La lista potrebbe andare avanti all’infinito, potremmo parlare di Pretty Woman, dell’incredibile storia d’amore di Julia Roberts, assoldata per fare da accompagnatrice e diventata poi oggetto dell’amore di Richard.
Potrei parlarti sempre di Julia Roberts che s’innamora del semplice e un po’ paranoico Hugh Grant, e delle loro peripezie, divisi fra la mondana vita di lei e la normalità di lui.
Il cinema, la televisione, e i romanzi di tutti i tempi ci hanno mostrato l’amore in tutte le salse possibili e immaginabili, non so se l’hai capito dai miei velati commenti, ma trovo tutto molto nauseabondo.
“Ma Richi tu non sei il mago del romanticismo? Il vate delle rose rosse e dei palloncini a forma di cuore? Come fai a dire che schifo a tutto questo?”
C’è una cosa che mi sono sempre chiesto quando mi sorbivo opere del genere, perché magari passavano in TV, o perché Sarah, mia moglie, mi costringeva a guardarli.
C’è una domanda che non è mai uscita dalla mia mente, mentre fissavo lo schermo con i volti sorridenti o le smorfie strazianti dei protagonisti.
Qualcosa che mi è ronzato in testa quando ho visto Jack congelare mentre Kate arrivava in salvo, o quando ho assistito alla drammatica morte di Romeo.
Cosa succede quando si spengono le luci? Quando i riflettori si abbassano, e sul palco o nello schermo i protagonisti rimangono soli?
Se Romeo e Giulietta fossero sopravvissuti cosa ne sarebbe stato di loro? Due giovani il cui grande amore si basa su una settimana di conoscenza, un paio di discorsi al balcone, dove magari hanno pure sbagliato a capire le parole vista la distanza.
E di Rose e Jack cosa sarebbe stato se al comando del Titanic non ci fosse stato un inetto incapace di guardare gli iceberg davanti a sé?
Dopo tutto quel fuoco passionale, acceso in un lampo, cosa rimane?
Io sono un inguaribile romantico, lo sono davvero, ma di un altro tipo di amore.
Dopo che nel film hanno lottato, si sono combattuti, sono stati ingannati, ma hanno, infine, trovato il modo di stare insieme, le luci si spengono.
La vita vera però inizia proprio lì, quando c’è il bucato da stendere e nessuno ha voglia di farlo. Inizia quando hai riunione fino alle 20, arrivi a casa e ti lanci sul divano senza nemmeno darle un bacio.
La vera storia d’amore inizia quando la sera non hai nemmeno le forze per accarezzarla, quando sei così preso dagli imprevisti al lavoro che non noti che ha un nuovo taglio di capelli.
La vita vera inizia quando la paura di perderla se n’è andata, la tensione straziante verso la tua conquista è cancellata, quando è fra le tue braccia e te ne dimentichi.
Romeo si sarebbe forse invaghito della cuoca del palazzo e avrebbe iniziato a farle la corte, mentre Giulietta appassiva davanti a lui, iniziando a riempirsi di rughe e di chili di troppo?
Jack avrebbe capito di non essere una persona affidabile, ma un giovane avventuriero assolutamente incapace di avere un matrimonio felice e stabile?
E tutti gli altri? Tutti quegli opposti che si sono attratti nel corso delle pagine dei romanzi si sarebbero forse trasformati in mariti e mogli pronti a darsi battaglia in tribunale per l’affidamento dei figli?
Non lo so, non lo possiamo sapere, ma c’è tuttavia un’informazione della quale sono certo:
Dopo 3 anni la maggior parte delle coppie entra in crisi
Servono 3 anni per rendersi conto di quanto odiamo i difetti di chi ci sta davanti, 3 anni per capire che un calzino lasciato per terra è più fastidioso di quanto potessimo mai pensare.
3 anni per dimenticarsi dei baci rubati sotto la pioggia estiva e ricordarsi solo e soltanto di chi ha buttato la pattumiera per ultimo.
Bastano 3 anni per trovare noioso quello che prima sembrava esilarante, 3 anni per darsi per scontati, 3 anni per dirsi addio.
È quello che succederebbe alla maggior parte di quelle coppie che abbiamo visto in televisione, se lo schermo non si spegnesse prima, e se loro si potessero scontrare con la vita reale.
Cosa dovrebbe fare Romeo per non perdere Giulietta?
Montecchi e Capuleti si sono accordati, la pace è scesa su Verona e i due giovani possono finalmente stare insieme.
Fantastico.
Sono fortunati, nonostante non si conoscessero affatto, sono una grande coppia, l’amore va alla grande, sì certo, a volte un cugino di Giulietta cerca di far fuori qualche amico di Romeo, ma niente di serio.
Gli anni passano, i due ormai hanno 2 bambini, e litigano tutti i giorni. Giulietta e stanca, rimpiange i tempi in cui dovevano combattere tutto il mondo per stare insieme, in cui si era a un passo dalla morte, a causa di veleni, coltelli, monaci che non capivano molto e pestilenze.
Giulietta lo guarda e non coglie più la luce di un tempo, quella che l’aveva portato ad essere esiliato da Verona con fermezza, ah quanto le manca quella passione.
Qual è la soluzione?
Un po’ di sano romanticismo, ecco tutto, Romeo dovrebbe prendersi un momento per stare con lei e lei sola, come facevano nelle prime notti insieme, quelle che rubavano a un destino crudele.
Dovrebbe ricordarle perché la ama ancora, la ragazza che era un tempo, ricordarle i loro baci appassionati e l’entusiasmo della loro gioventù. Farla sentire importante di nuovo, in un luogo speciale, lontano dal palazzo dove vivono e dagli impegni di corte.
Se Romeo fosse mai esistito e fosse qua davanti a me, gli consiglierei di prenotare la sua cena romantica, di andare su www.Borducan.com/PrenotaTavolo e riservare il suo tavolo.
L’amore dei film sparisce a un certo punto, e rimane l’amore vero, quello che va nutrito con il tuo impegno e le tue energie ogni giorno della tua vita.
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Riccardo Santinon