29 Ottobre 2018

Quello che tutti trascurano nella scelta del ristorante e come sbagliare posto può rovinarti la serata

Era il 1894 quando l’espressione «Art nouveau» fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nella rivista belga L’Art moderne.

Il critico decise di dare questo nome alla produzione artistica di Henry van de Velde, che aveva già usato questa definizione insieme a degli amici intellettuali per definire il suo stesso lavoro.

Ma cosa te ne frega a te della storia dell’arte?

Bella domanda.

La verità è che molto spesso quando decidi di andare a mangiare in un posto, pensi solo a un singolo elemento: la cena per l’appunto.

Scorri le recensioni annoiato sul tram, sull’autobus o in pausa pranzo e guardi quali sono le valutazione di chi ha già dato un boccone a questo o a quello.

Il punto però è che:

Anche l’occhio vuole la sua parte: l’importanza di un luogo romantico

Se è una cena qualsiasi va bene anche così, chissene frega che tutto sia perfetto. Se quella sera semplicemente non avete voglia di cucinare allora va benissimo un posto qualsiasi.

Altrimenti il luogo in cui vi trovate, l’atmosfera intorno a voi, le luci, il vociare, la musica, ma anche il contesto stesso, diventa fondamentale.

Quindi se stai semplicemente cercando un ristorante per mangiare un boccone, se non ti interessa trovare un posto magico, lascia pure stare questo articolo, non è per te.

Se non è così, se invece ricerchi l’unicità e la perfezione di un luogo incantato, rimasto sospeso nel tempo, in equilibrio fra un passato elegante e lontano e un presente in cui ci siete voi due a guardarvi incantati, tenendovi mano nella mano…

Allora stai leggendo l’articolo giusto per te e scoprirai esattamente come incantarla non solo con piatti eccezionali, ma anche con l’atmosfera perfetta.

Prima di andare avanti a leggere, pensaci un secondo. Ti immagini essere chiuso in un posto lugubre, o magari con degli arredi ordinari, dei tavoloni in legno o in metallo. Sui soffitti qualche quadro preso da Ikea e una lampada che hai visto anche nella casa di tua nonna a illuminare la sala?

Non è esattamente l’esperienza che la tua dolce metà si aspetta…

Cosa c’entra l’Art Nuoveau con la tua cena romantica?

Sto per rivelartelo, ma prima una piccolissima nota storica che sarà breve, indolore e più divertente possibile, un po’ come essere lasciati la vigilia di Natale.

L’Art Nouveau è quello stile meraviglioso, raffinato ed elegante che spopolò in tutto il mondo agli inizi del 900.

Diciamo che acquisì una fama pari a quella di Vasco Rossi in Italia negli anni ’80, i Beatles nel mondo, gli U2 o le Spice Girls.

Una star degli stili insomma, un solista milionario dell’eleganze, ci siamo capiti ecco.

Non c’era nulla che sfuggiva a questo cambiamento rivoluzionario: architettura, pittura, design, tutto.

Tutto era invaso dal liberty.

Ma com’è nato? Te lo dico subito.

Il movimento deriva direttamente dall’ideologia estetica anglosassone delle Arts and Crafts.

È nato un po’ come è nato il Borducan, dall’opposizione a un mondo troppo veloce e frenetico che stava conquistando tutto là fuori e stava cancellando a grandi pennellate tutto ciò che era bello.

Quindi un gruppo di persone ha iniziato a evidenziare l’importanza dell’artigianato contro la meccanizzazione e la produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico.

L’Art Nouveau prese queste idee e le mise insieme, aprendo la strada al moderno design e all’architettura moderna.

Ma nel ‘900 a Parigi si giocò tutto, era arrivato il momento cruciale che avrebbe sentenziato per sempre la vittoria o la sconfitta di questa idea sul mondo.

 

Locandina originale dell’Esposizione del 1900 a Parigi in perfetto stile Art Nouveau

 

Le donne camminavano eleganti e impettite per gli Champs Elysees, i loro lunghi abiti di merletti svolazzavano nell’aria leggera del mattino.

“Oh amica parigina hai sentito?”

“Cosa amica parigina?”

“Pare che un gruppo di persone stia per cambiare per sempre il concetto di stile nel mondo!”

“Oh ma cosa dici mai amica parigina del mio cuore, non ce la faranno, c’è l’industria, le macchine veloci, nessuno si preoccupa più dello stile, oh oh!”

“E invece all’Esposizione universale quest’anno arriverà quest’Art Nouveau, te lo dico io…”

Le conversazioni per strada erano più o meno queste, mentre l’Arc du Triomphe troneggiava in fondo alla via, nella luce tenue del mattino.

Tra le due donne aveva ragione quella più ottimista, l’Esposizione fu il punto di svolta di tutto. E mentre uomini e donne di tutto il mondo arrivavano nella città più romantica del mondo, il nostro Davide Bregonzio, inventore dell’Elixir al Borducan migliorava la sua creazione, il suo liquore dal sapore unico con quell’incredibile punta di arancia che fa innamorare da generazioni Varese.

Non fu soltanto quell’esposizione, per quanto grandiosa, a diffondere l’idea che bisognasse riprendersi la bellezza perduta, schiacciata sotto chili di rombante e meccanica modernità.

Il movimento si diffuse anche attraverso altri canali: la pubblicazione di nuove riviste, come L’art Pour Tous e l’istituzione di scuole e laboratori artigianali.

E ora probabilmente ti starai di nuovo chiedendo: che me ne frega dell’arte Liberty e di questa lezione anche un po’ noisette che mi stai dando?

Vedi ti racconto sempre della storia del Borducan, della sua magia, dell’amore che ci vive e delle coppie che qua trovano la loro pace e riscoprono la loro scintilla di un tempo, ma non ti parlo mai delle sue mura, delle sue sale eleganti, dei suoi mobili originali degli anni 20.

La verità è che non ci sarebbe stato Borducan, o almeno non sarebbe quel gioiellino di eleganza e stile in grado di catapultarti indietro di 100 anni, senza la grande rivoluzione che colpì l’Europa in quegli anni.

Lo stile raggiunse probabilmente il suo punto massimo durante l’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna di Torino nel 1902, in cui furono esposti i progetti di designer provenienti dai maggiori paesi europei, tra cui gli oggetti e le stampe dei famosi magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.

 

Locandina originale dell’esposizione internazionale d’arte decorativa moderna a Torino, 1902

 

E Liberty fu proprio il nome che l’Art Nouveau prese in Italia e fu così che i Bregonzio vennero a conoscenza di queste figure leggere, arredi delicati, incisioni eleganti e decori floreali che stavano conquistando l’intera Europa.

Quando Anita, dopo aver perso il marito, si ritrovò a dover dare una nuova direzione al suo albergo, non aveva dubbi: avrebbe scelto lo stile Liberty.

Ma non è solo merito di Anita se tu oggi puoi prendere la tua dolce metà per mano, farle fare una piccola giravolta su stessa e farla sedere al tavolo mentre ride divertita nella sua camicia azzurra…

Mentre sopra di lei i fiori bianchi decorano il soffitto della sala circolare dove vi godrete la vostra prima vera cena a lume di candela.

 

Il Borducan nella sua veste più romantica pronto ad accoglierti

 

Non è solo merito di Anita se potete appoggiarvi alla balconata, abbracciarvi, guardare i laghi davanti a voi sussurrandovi all’orecchio che vi amate.

Sì lo so lo so, sono un po’ smielato, ma non ero così una volta, mi conoscevano tutti come Richi cuore di pietra, il mostro della valle (ok forse esagero). Però cosa vuoi che ti dica, saranno i monti in lontananza, saranno i laghi che riflettono la luce del sole e della luna, penso sia colpa proprio del Borducan e di tutte le coppie felici che vedo entrare e uscire dalla mia porta, se mi si è un po’ sciolto il cuore.

In ogni caso, tornando a noi, fino ad oggi sono arrivato a narrarti di Bruno Bregonzio, del suo ritorno dalla guerra, del coraggio con il quale ha attraversato la Russia, portando il Sacro Monte nel cuore.

Ti ho raccontato di come non abbia mai smesso di sorridere nonostante la fatica quotidiana, le ferite, le lunghe camminate, il freddo pungente nelle ossa tutto intorno a lui.

Ti ho narrato di come sia tornato a casa, felice, innamorato sempre di più di questi luoghi misteriosi e magici dove il tempo pare fermarsi, le stelle esitare, il vento accarezzare piano la pelle degli uomini.

Alla sua morte, il cuore del Borducan si è spezzato, una ferita l’ha attraversato da parte a parte, e sembrava che niente potesse rimarginarla.

È stato allora che Armando e Franco Bianchi hanno deciso di curare quelle ferite ad una ad una.

Come?

Restaurando i graffiti e restituendogli l’antico splendore. Facendo tornare come nuovo ogni singolo pezzo del mobilio. Per questo tu oggi puoi ammirare un Borducan perfetto, intarsiato nel tempo, immobile nella sua bellezza originale.

Ogni mossa, ogni gesto, tutta la cura che i fratelli Bianchi hanno messo nel ripristino del Borducan, l’ha riportato com’era esattamente quando Anita lo aprì per la prima volta.

È l’atmosfera unica degli anni 20 che si respira qua dentro, conservata perfettamente in ogni piccola parte del Borducan, una piccola perla di passato.

Se anche tu vuoi provare la magia che Armando e Franco hanno messo qui nella sala circolare, nella balconata esterna, nella facciata elegante, nelle camere curate in ogni dettaglio….

C’è una sola cosa che puoi fare, andare su www.borducan.com/PrenotaTavolo e prenotare subito la tua cena speciale.

Io ti aspetto qui

 

In alto i calici!

Riccardo