11 Settembre 2018

Vuoi stupirla con un luogo unico senza dover prendere aerei, treni o navi? Visita la piccola Versailles di Milano

“Visione Magnifica! Al tramonto del sole si vedevano sette laghi. Credetemi si può percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni”

 

Questa è la frase che un giovane Stendhal, autore francese dalla fama internazionale esclamò alla vista di Varese.

E io che amo la terra da cui ti scrivo, non posso fare a meno che essere d’accordo, ma c’è un particolare edificio che l’ha colpito più di tutti, e te ne parlerò fra pochissimo.

Se stai leggendo questo blog, rientri in una delle seguenti categorie:

1. Sei matto, e ami perdere tempo a leggere le mie farneticazioni (plausibile, ce n’è di gente strana in giro :))

2. Sei un’inguaribile romantico e ti emozioni quando racconto le storie delle moltissime coppie che si dichiarano amore qui al Borducan da dove batto i tasti del mio computer;

3. Devi venire in vacanza o sei di passaggio nei dintorni di Varese e stai cercando di scoprire cosa puoi visitare d’interessante qua in zona.

Se rientri nel terzo punto, l’articolo che sto scrivendo è per te, voglio parlarti infatti di uno dei luoghi più affascinanti del Varesino, un posto magico, che devi assolutamente visitare se trascorri dei giorni a Varese.

“La piccola Versailles di Milano”

A bocca aperta, immobile davanti a Palazzo Estense, questa fu la frase del giovane letterato francese nei confronti di una delle nostre bellezze più particolari.

Se stai arrivando a Varese, non puoi di certo non visitarla.

Era la seconda metà del 700 quando Francesco III d’Este decise che aveva bisogno di una residenza più nobile, qualcosa che comunicasse alle genti di passaggio, la raffinatezza di una signoria che non perdeva il suo attaccamento all’eleganza.

Fu Giuseppe Bianchi a progettarlo e costruirlo, ampliando il preesistente Palazzo Orrigoni, una nota famiglia di commercianti di seta.

Perché ti sto annoiando con la storia di Palazzo Estense?

Ma chissene frega della famiglia d’Este, dei dettagli storici, dello scrittore francese venuto da chissà dove per sentenziare che Varese è bella.

Non voglio essere il tuo Piero Angela, voglio solo aprirti gli occhi, ci sono troppi posti in Italia che non vengono considerati, tutti guardano a Roma, Firenze, Venezia, e si dimenticano che il nostro paese riserva incredibili sorprese in ogni dove.

E dopo questa recriminazione da anziano borbottante, torniamo a noi, voglio assolutamente descriverti

Il giardino di Palazzo Estense

I parchi varesini non sono di certo pochi, ma quello di Palazzo Estense è di notevole bellezza: il giardino, costruito in concomitanza con il palazzo, sotto la direzione di Giuseppe Bianchi e del Duca d’Este, è in stile italiano, con elementi di ispirazione francese, d’altronde il nome piccola Versailles avrà un motivo.

L’ampio cortile d’onore è pazzesco, non sarà il modo più elegante e sofisticato per dirlo, ma il largo viale che parte da lì, affiancato da vialetti ortogonali e aiuole dalle forme geometriche e simmetriche lascia senza fiato.

Non è uno di quegli spettacoli incredibili che ti fanno mancare il respiro, non è uno scorcio da una rupe, non è la Tour Eifell, il Colosseo o qualsiasi altro grande monumento ti venga in mente.

Quello che ti attrae, e che per un secondo ti fa trattenere il fiato è il tocco delicato, la cura, la simmetria, l’ordine, la delicatezza di ogni foglia e fiore.

I cespugli di tasso, di bosso e ligustro, curati in ogni minimo dettaglio, sapientemente potati secondo i dettami dell’epoca, non possono che aumentare la sensazione di essere nel posto giusto per rilassare la mente e sorridere con lei.

Infatti non è per un giro turistico solo e soletto che dovresti venire qui, passeggiare con il sole in viso, voltare lo sguardo con una mano a proteggerti gli occhi dal sole, e sentirti trasportare indietro di più di due secoli.

Villa estense come molti altri luoghi qui intorno è una perfetta meta del vostro week-end romantico, una tappa obbligata fra i luoghi magici qui intorno.

Torniamo ancora una volta al nostro giardino, stai percorrendo il viale, sei quasi arrivato alla fine, e vedi getti di acqua armoniosi fendere l’aria.

In fondo infatti trovi l’elemento fondamentale di ogni giardino che si rispetti: la fontana, che segna il confine fra il gusto settecentesco e quello del secolo successivo.

Da qui in poi infatti è tutto scompiglio, ma uno scompiglio costruito e studiato in ogni sua parte.

Superata infatti la collina del Belvedere, dalla quale si gode una splendida vista sul Palazzo ed i Giardini Estensi e su parte della città, il boschetto che si staglia davanti è caotico ma armonioso.

Qui potrete passeggiare mano nella mano, schioccarvi ogni tanto un bacio sulla guancia inaspettato, potrai tirarla a te mentre ti sta superando con il suo passo svelto e abbracciarla in silenzio, con le dita fra i suoi capelli.

Qui potrete sostare vicino al laghetto dei cigni, e guardando gli animali fare il bagno, rimanere in silenzio, solo a godere della natura.

Ma non ci sono solo alberi e cespugli

Il palazzo non è di certo da meno come eleganza e raffinatezza.

 

Due sono le ali laterali che conferiscono all’edificio una pianta ad U, tipica delle ville settecentesche del territorio. La facciata più interessante del palazzo è quella rivolta verso il giardino: ha forme misurate, tipiche dello stile barocchetto lombardo, con cornici marcapiano in bianco, che contrastano con il rosa dell’intonaco.

E questa sarebbe la descrizione di un classico libro d’arte, ma non voglio raccontarti di palazzo d’Este come farebbe un esperto in materia, non è il mio lavoro, e non ne ho le conoscenze necessarie.

Quello che voglio tu senta è l’aria sospesa in un tempo che non sembra essere passato, l’emozione di ammirare affreschi illusionistici che ingannano la vista e accarezzano la mente.

 

Non voglio rovinarti tutta la sorpresa, non ti dirò tutto quello che vedrai all’interno della villa, tutti gli scorci che potrai ammirare dalle ampie finestre, tutte le statue che ne decorano i corridoi.

Lo vedrai con i tuoi occhi.

Finita la vostra visita, dopo che l’avrai impressionata con questo luogo incantato rimane una sola cosa da fare per coronare la vostra giornata romantica.

Mettetevi in macchina e salite su fino al Sacro Monte, sono pochi minuti, ma la vista vi ripagherà ampiamente del breve tragitto.

Passeggiate per le viette del luogo più incantato di tutta Varese, e mano nella mano entrate al Borducan, datevi un bacio nella sala circolare, ammirate i fiori bianchi dipinti sul soffitto, e lasciatevi cullare dalla vista del lago che s’intravede dal vetro della sala circolare.

Sedetevi a tavola, e gustatevi una cena nel massimo del romanticismo, se vuoi essere sicuro di trovare un tavolo libero, non aspettare, vai ora su www.Borducan.com/PrenotaTavolo e prenota il tuo posto.

Per non rovinare l’atmosfera i tavoli sono solo 8, e uno di questi potrebbe essere tuo se non perdi tempo, dai così il tocco finale alla vostra fuga romantica e lasciala a bocca aperta.

Ci vediamo qui, fra la luce naturale di 87 candele, in un posto racchiuso in una magia unica.

In alto i calici

Riccardo!