16 Maggio 2018

Il Sacro Monte

I monti alla tua destra, il lago poco più sotto e un sentiero rimasto intatto nei secoli. Ecco gli ingredienti segreti che ti permetteranno di ritrovare le forze per affrontare la fatica di tutti i giorni

Nel 1945 a Londra fu fondato l’UNESCO.

Perché mai dovrebbe interessarti? Cosa ha a che fare con te e con il piccolo ed elegante albergo “Al Borducan” di cui ti parlo in queste pagine?

Nulla a prima vista, ma se osservi bene, se impegni 7 minuti del tuo tempo per questa lettura, capirai che l’UNESCO, Londra, il 1945, quegli uomini eleganti con i baffi e i monocoli nei taschini, che hanno deciso di fondare questo organo così particolare, hanno tutto a che vedere con te, le tue giornate lavorative, lo stress che l’ufficio, la macchina e gli impegni di ogni giorno ti causano.

Ma come? Ti ripeto, qualche minuto e tutto sarà chiaro.

Era il 1945 ed era finita la guerra, bisognava mettere ordine, sistemare, dare un senso a un mondo che non ne aveva più. Ed ecco l’idea: un organo che si occupasse della bellezza.

Della bellezza?

Sì proprio così, un gruppo di persone, una società, un’organizzazione mondiale messa in piedi per individuare e proteggere la bellezza.

Proprio loro nel 2003 hanno stabilito che il Sacro Monte doveva essere considerato patrimonio dell’umanità. A gran voce il mondo ha decretato che quel luogo sacro non è solo un motivo di vanto per chi vive in quelle zone, ma un bene dalla bellezza indiscutibile, riconosciuta in ogni parte del mondo.

Non penso qualcuno si aspettasse un tale riconoscimento, quando durante il 600 è stata creata la Via delle Cappelle che sale fino al Santuario di Santa Maria del Monte, dove il mondo si ferma immobile a contemplare un paesaggio unico.

Il percorso è di circa 2 km, è stato pensato per parlare con sé, oltre che entrare in contatto con la propria spiritualità. Sono due chilometri in salita, se sei pigro e preferisci il divano, nessun problema, solo non è il posto per te!

Come ogni cosa davvero bella ci vuole un po’ di fatica, non puoi pensare di fare due passettini e via, ma ad accompagnarti ad ogni passo c’è una vista sulla catena alpina e sui laghi e le vallate sottostanti, c’è il silenzio di un luogo in cui tutto ciò che devi ascoltare sono i tuoi pensieri.

Quel silenzio che non siamo più abituati a sentire, quella pace che la città ci ha fatto ormai dimenticare. Tutte queste cose, che sembrano perse per sempre, le ritrovi tutte lì. In quei 2 chilometri, passo dopo passo.

Non lo si può negare, il percorso è pensato e percorso dai devoti, invitandoli a pregare la Madonna, con il Rosario. L’invito arriva dalle 14 cappelle lungo il percorso. Ogni volta che ne superi una, dopo aver sostato e ammirato la sua bellezza, scendi più in profondità.

Ma non è solo per i fedeli, non sono solo i cattolici, i devoti a percorrere quella strada. Come ogni percorso non si tratta solo di Dio, ma della propria spiritualità, della propria dimensione.

Ogni giorno veniamo “attaccati” da raffiche di email, telefonate, messaggi. Ogni questione ci sembra sempre la più importante, che sia la riunione delle 17, il meeting fra due settimane. Una lite con la moglie, problemi in famiglia.

Ogni problema diventa immenso, esplode. Sai perché succede? Perché si accumulano uno dietro l’altro. Non è più la singola lite, la singola discussione, il singolo bisticcio; un sasso sopra l’altro la tua vita diventa una montagna altissima, che svetta verso l’alto.

Il Sacro Monte è uno di quei posti in cui quella montagna frana e ti lascia vedere il paesaggio dietro di lei. In cui puoi tornare a prenderti il tuo tempo, ad ascoltare i tuoi pensieri, immerso in un paesaggio unico e sacro.

Ma lasciamo un attimo stare te. Non voglio farti pensare a cosa stai perdendo, mentre magari torni a casa distrutto da una giornata pesante. Non voglio mettere il dito nella piaga, evocando paesaggi lontani da te.

Torniamo per un secondo ai fatti, al Sacro Monte così com’è. Percorrendo la via delle cappelle, i Misteri del Sacro Monte di Varese sono in tutto quindici e consistono negli episodi più significativi della vita di Gesù e di Maria.

Cosa puoi fare a questo punto?

Se la tua ricerca di spiritualità non è ancora stata appagata, una visita al santuario di Santa Maria del Monte è d’obbligo.

I dipinti in stile barocco, l’imponente altare maggiore, la venerata statua della Madonna col Bambino, d’intaglio trecentesco non possono che lasciarti a bocca a aperta.

È dal V-VI secolo che la parte più antica del santuario accoglie i fedeli, in un’antica Cripta, riportata alla luce recentemente. Le pareti, ricche di affreschi sono di certo un gioiello da non perdere. Arrivati al Santuario a piedi era usanza suonare la campana delle Suore Romite, di fronte al Santuario, e chiedere un bicchiere in cambio di una piccola offerta.

Ed è proprio qui, alla fine di questo percorso, al culmine della bellezza di un sentiero, che si mantiene intatto da 4 secoli, che è stato costruito il Borducan.

Parliamoci chiaro…

Dopo tanto camminare e riflettere, qual è il modo migliore per concludere quest’esperienza?

La tradizione vuole che si prenda una cioccolata calda al Borducan, un caffè nella terrazza, che si lancia su un paesaggio incredibile. I più appassionati, amanti del posto, si concedono un aperitivo, sorseggiano uno prosecco d’eccezione ai tavoli in ferro battuto.

I pensieri confusi, nati spontanei durante la passeggiata, non potrebbero trovare posto migliore per rimettersi in ordine, che proprio lì, al Borducan, dove Maria Bregonzio, innamorata di questo luogo così magico, ha fatto costruire questo piccolo e perfetto gioiello in stile liberty.

Per questo articolo mi fermo qui, ci sarebbe davvero troppo da dire sulle passeggiate da fare, la funicolare da prendere per riscendere in città. I musei e tutto ciò che di incredibile questo ritaglio di mondo ha da offrire.

Se cerchi da tempo un luogo che ti dia tutto questo

Un luogo in cui la voce sia quella del silenzio della valle

Un luogo in cui dimenticarti della vita di tutti i giorni

Ecco allora ci siamo, la tua ricerca è terminata e noi ci vediamo là nella magia del Sacro Monte